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E-commerce. Breve storia della piattaforma che ha cambiato il nostro modo di fare shopping

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Per molte persone l’uso delle piattaforme e-commerce è qualcosa che coinvolge vari aspetti della vita e si verifica quotidianamente. Non si tratta soltanto di acquistare beni, ma anche di pagare bollette, fatture, esami, e svariate tipologie di servizi. Si tratta quindi di una modalità di scambio che ha profondamente segnato la nostra società e la cui storia è legata a quella della rete stessa.
L’idea di un commercio online è stata introdotta circa quarant’anni fa ed è andata ingrandendosi in pochissimo tempo grazie ad una crescita esponenziale dell’interesse degli utenti.

L’e-commerce ebbe di fatto inizio attraverso lo sviluppo del cosiddetto Electronic Data Interchange (EDI), che durante gli anni ‘70 sostituì in larga parte gli oneri di trasferimento dei documenti fra sistemi informativi aziendali. Nel campo del commercio questa tecnologia venne usata per trasferire ordini e fatture. Fu l’inglese Michael Aldrich, nel 1979, a pensare di poter creare una connessione fra il proprio sistema televisivo via cavo e la linea telefonica di un supermercato, creando il primo teleshopping, cioè il primo sistema di shopping a distanza.

Per quanto interessante, però, il sistema implementato da Aldrich mostrava un potenziale esclusivamente in campo business to business e non riusciva a conquistare le transazioni business to consumer a causa degli alti costi necessari alla gestione degli apparecchi.

Le successive esperienze nazionali nel campo delle reti informatiche – come il Minitel francese, il Videotel in Italia ed il Prestel in Regno Unito – pur riscuotendo un grande successo fra gli utenti non riuscirono a sviluppare una tecnologia efficace per gestire le transazioni fra privati.

Con l’arrivo della rivoluzione inaugurata da Tim Berners Lee nel 1990, invece, le cose cambiarono radicalmente. La creazione del World Wide Web, del linguaggio ipertestuale e delle tecnologie HTML e HTTP rappresentarono finalmente le basi necessarie a garantire un’attendibilità ed una sicurezza dei potenziali servizi di commercio.

Esisteva però un veto all’uso commerciale della nuova rete, imposto dal governo degli Stati Uniti attraverso un’agenzia: la National Science Foundation. Alla fine dell’anno successivo questo veto decadde, aprendo conseguentemente la strada agli acquisti online.

La prima forma di transazione online fu quella dell’acquisto dei domini internet, venduti dalla stessa agenzia a partire dal 1995. Nel frattempo si era anche affermato un nuovo protocollo di sicurezza, il Secure Socket Layers, permettendo ai primi siti interessati alle potenzialità della vendita online di offrire ai propri clienti degli standard di sicurezza nel trasferimento di dati importanti.

Il periodo era quello della famigerata bolla delle dot com: fra i pionieri possiamo citare PayPal, Amazon ed eBay, marchi destinati ad un successo internazionale che dura ancora oggi. Una volta scoppiata la bolla, all’inizio del nuovo millennio i brand “sopravvissuti” ebbero modo di riparare i danni ed inserirsi nel settore con molta agilità, creando i presupposti per giungere alle cifre da capogiro che generano oggi.

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