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Genesi del concetto di moda

Da dizionario, la moda è “un complesso di atteggiamenti, consuetudini, modelli di comportamento che si affermano a livello collettivo come attuali e adeguati al gusto del momento, in relazione a un determinato periodo storico e a una determinata area geografica e culturale”. Un termine quindi che richiama alla consuetudine più che alla tradizione e che si lega al concetto di cambiamento.

Oggi questo termine, presente nella nostra vita di tutti i giorni e che comunque resta soggetto a un’interpretazione soggettiva, rappresenta un fenomeno che riguarda soprattutto l’ambito socio-economico, seppur interessando anche altri campi, da quello culturale a quello psicologico. La storia infatti ci insegna che l’evoluzione delle mode è andata di pari passo con la storia dell’umanità, basti pensare alla funzione che l’abbigliamento ha avuto in alcune società per indicare l’appartenenza a un determinato gruppo sociale.

Generalmente, adesso, con moda si indica tutto ciò di cui si parla in modo diffuso e che raggiunge un comune gradimento da parte di un determinato pubblico, sia esso prodotto, servizio o comportamento sociale. Ma da dove è nato il concetto di moda?

Il primo utilizzo del termine mode si fa risalire alla Francia della fine del Quattrocento, quando venne utilizzato per la prima volta in luogo di maniére e façon per indicare uno specifico tipo di abbigliamento. Se nel passato però il concetto di moda era essenzialmente legato all’abbigliamento (si pensi ad esempio alla corte di Luigi XIV, centro di nascita e di diffusione di particolari tessuti e modelli, o anche a quella di Maria Antonietta, moglie di Luigi XVI), oggi l’immagine del termine moda riporta anche ad altri ambiti. Difatti, così come in un certo periodo può “andare di moda” uno specifico capo o accessorio di abbigliamento, altrettanto può capitare per quanto riguarda una determinata tipologia di vacanze o la scelta di certe razze canine.

abbigliamento

Come dicevamo, la moda ha seguito i passi dell’evoluzione dell’umanità, ed ecco infatti il suo forte legame con la rivoluzione industriale avvenuta alla fine del Settecento. La comparsa di nuovi mezzi di produzione, più rapidi ed economici, contribuì infatti a rendere accessibile la moda (o almeno un certo tipo di moda, ad eccezione dell’alta moda, rimasta sempre appannaggio delle classi più agiate) anche ai gruppi sociali meno privilegiati.

Oggi la moda è soggetta alla velocità e ai ritmi del nostro tipo di società, cosicché sempre più veloci sono i cambiamenti di tendenza, l’alternanza degli stili e dei suggerimenti. Ciò fa sì che attualmente le proposte siano sempre più in linea con la complessità di un sistema globalizzato e che si adeguino al grado sempre più elevato di consapevolezza personale dei consumatori, rendendo la moda un insieme di proposte da cui poter attingere, mantenendo nel contempo la propria individualità di stili e preferenze.

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