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The Spheres, un progetto avveniristico per il quartier generale di Amazon

Le novità sono all’ordine del giorno in casa Amazon e dopo servizi di consegna sempre più rapidi e l’ampliamento continuo dei prodotti disponibili questa volta è il quartiere generale dell’azienda a subire importanti modifiche. Sulla scia della nuova sede di Cupertino voluta dallo stesso Steve Jobs, punta d’eccellenza dal punto di vista ingegneristico, tecnologico ed ambientale, anche gli uffici del negozio online più famoso e grande del mondo stanno per subire una svolta rivoluzionaria.

Desideroso di regalare ai suoi dipendenti qualcosa di estremamente lontano dagli asettici uffici delle aziende comuni il fondatore Jeff Bezos pensa ad una costruzione che, oltre a migliorare la qualità della vita in azienda, possa anche rappresentare un progetto di riqualificazione per Seattle, sua città natale. Il CEO di Amazon non ha richiesto finanziamenti esterni ed in pochi giorni l’amministrazione della città ha dato il via libera alla costruzione dell’ambizioso progetto. Ma in cosa consisterà la nuova struttura?

Il suo nome è The Spheres e, com’è intuibile, il fulcro centrale della costruzione sarà rappresentato da tre enormi sfere costruite in vetro e metallo, di cui la più grande avrà un diametro di 45 metri ed un’altezza di 90. Il concept si ispira alla passione di Bezos per la tecnologia e riprende nel design la bolla di vetro firmata da Renzo Piano a Genova. Gli uffici al loro interno saranno collocati fra cascate, sale da pranzo, sale riunioni, aree relax ed una varietà di oltre 400 piante, selezionate appositamente per convivere nello stesso spazio. Lo spazio è pensato per ospitare circa 1800 dipendenti, mentre alcune aree potranno essere accessibili anche ai cittadini esterni, come il supermercato, il parco per cani e un’area botanica.

Il progetto, realizzato dallo studio di architettura NBBJ, ha sollevato qualche perplessità per i costi energetici e di mantenimento. Riscaldare o raffreddare uno spazio tanto ampio, irrigare le piante e far convivere macchinari destinati al funzionamento della struttura con una quantità enorme dei classici dispositivi da ufficio potrebbe richiedere cifre da capogiro. Bezos afferma che queste questioni sono già state ampiamente discusse al momento della presentazione del progetto, per le cifre effettive si dovrà aspettare la sua apertura ufficiale.

Amazon non è certo il pioniere di un simile progetto. Facebook, Apple e Google soprattutto stanno appoggiando da tempo la realizzazione di spazi-lavoro ecologici, luminosi ed accoglienti: l’obiettivo è quello di stravolgere il classico concetto di lavoro per mettere sempre più a proprio agio i propri dipendenti e stimolarli ad una produttività certamente più proficua, ma raggiunta con metodi più naturali ed umani.

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