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Il nuovo hub di YOOX a Londra. Per fare shopping online ci vuole una tech company

YOOX a Londra

Ricerca e investimento per lo sviluppo dell’e-commerce sono fondamentali per qualsiasi shop online. E YOOX è un’ottimo esempio di come si possa combinare la ricerca tecnologica con la qualità dei prodotti proposti.

La notizia è quella della recente inaugurazione del nuovo tech hub a Londra voluto da Ynap, YOOX Net-A Porter, nato dalla fusione nel 2015 tra YOOX e il gruppo Net-a-Porter.
Una sede che si avvale della tecnologia e dell’ecosostenibilità, situata nel nuovo polo tecnologico di White City Place, nella zona West London, un complesso urbanistico che vede negozi di alta qualità, ristoranti e giardini, nato da progetti che toccano le nuove frontiere dell’architettura.

Un open-space, quello di Ynap, che si estende su due piani per un totale di 6500 metri quadrati, pensato come una piazza all’italiana, attorno alla quale si snodano i vari uffici dei dipendenti (tutti dotati di iPhone, nell’ottica del potenziamento della tecnologia mobile) e che sintetizza ciò che il colosso dell’e-commerce di lusso intende realizzare entro il 2020: raddoppiare il proprio giro d’affari puntando alla conversione all’intelligenza artificiale e alla tecnologia mobile di nuova generazione.

Un piano di investimenti che l’azienda italo-inglese ha inaugurato aprendo del suo nuovo hub tecnologico a Londra, con l’obiettivo di rafforzare la propria partnership con i più importanti brand della moda internazionale grazie a una nuova squadra di esperti del digitale, creando inoltre l’opportunità di nuovi posti di lavoro per professionisti sia italiani che britannici.

Ynap a Londra

Nuove frontiere, quindi, con la personalizzazione e il riconoscimento delle immagini, per nuovi modelli di shopping che potrebbero portare a importanti cambiamenti nel mondo degli acquisti e che affiancheranno app già attualmente in uso con nuove applicazioni in grado di suggerire e supportare i nostri acquisti come se fossimo assistiti da un vero e proprio personal shopper.

Proposte di abbinamento tra capi di abbigliamento ed accessori, ad esempio, partendo dalle preferenze personali dell’utente e dall’analisi di look specifici per ogni singola occasione, ed anche potenziamento dei sistemi di acquisto tramite smartphone e tablet (lo scopo del gruppo è infatti quello di diventare un’azienda mobile-only) per creare cataloghi e vetrine dinamiche per sfruttare tutte le potenzialità offerte dal mobile, così come capi dotati di QR code che possono essere visualizzati e “indossati” in una sorta di camerino virtuale per procedere ai propri acquisti in modo sempre più sicuro e vicino a quello che si potrebbe fare in un negozio fisico.

Insomma, una piattaforma di shopping online sempre più tecnologica che cerca di arrivare a suggerire ai clienti outfit in linea con le loro aspettative, sfidando le differenze tra virtuale e reale. Un progetto, quello di Ynap, che si sviluppa anche con lo sguardo rivolto allo sviluppo delle comunità locali e con l’impegno di rafforzare la formazione nel campo della programmazione, partendo da ragazzi e ragazze tra gli otto e i quattordici anni, con un’attenzione particolare agli adolescenti provenienti da contesti svantaggiati.

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