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Non cucinare. L’eresia di Just Eat che ha convinto anche il paese in cui tutti sono cuochi

Italiani: pizza, spaghetti e mandolino…
Uno stereotipo, ovviamente limitante per esprimere un popolo, ma, bene o male, un’immagine che ci accompagna nel mondo e con cui ci siamo spesso presentati e ci hanno iniziato a conoscere soprattutto a seguito delle nostre emigrazioni all’inizio del Novecento.
Un’idea riduttiva e generalizzante, ma che porta con sé una parte importante della nostra tradizione e della nostra cultura: la cucina.

Una tradizione ricchissima ed antichissima, la nostra, che ha seguito gli avvenimenti della nostra storia, che abbiamo esportato durante i secoli e che oggi rappresenta un’eccellenza riconosciuta a livello globale.
Uno dei nostri fiori all’occhiello, insomma, di cui andar fieri, sia per quanto riguarda i nomi dei grandi maestri nostri connazionali che hanno fatto e stanno facendo tuttora la storia della gastronomia mondiale, sia per il valore che la cucina ha nella storia personale di ognuno di noi, con i sapori, gli odori, le tradizioni che ci accompagnano fin da bambini.

Detto questo: perché oggi i dati ci dicono che in un Paese come il nostro, dove la cultura gastronomica è così importante, la cui dieta è considerata una delle più sane ed equilibrate, in cui tutti, prima o poi, si improvvisano (e per lo più con discreti risultati) cuochi, piace ordinare pasti pronti e consumarli a domicilio?

Una specie di “eresia”, per noi italiani, eppure il dato è certo: il cibo a domicilio ci piace.
Una vera conquista, quella di Just Eat, il servizio online di consegna pasti a domicilio con sede a Londra presente sul nostro territorio dal 2011, che nell’arco degli ultimi due anni ha avuto un incremento davvero considerevole in Italia per quanto riguarda numero di clienti e di ordini.

Un pronto servizio che non serve soltanto le maggiori città, ma che copre moltissime aree del Paese, comprese le periferie e i piccoli centri e il cui sempre maggiore utilizzo da parte degli italiani fa prospettare un altrettanto interessante incremento per il prossimo futuro.
Una proposta di menu che va dalla classica pizza al sushi, alla cucina cinese agli hamburger, dalla cucina healthy a quella greca. Comunque sia, secondo le analisi di Just Eat, sempre con l’esigenza da parte degli italiani di trovare offerte di qualità.

Una comodità che è stata gradita dagli italiani di tutte le età, specialmente dai più giovani, vuoi perché siamo sempre più pigri, vuoi perché siamo sempre più stuzzicati dall’idea di poter scoprire nuove cucine e sapori, vuoi perché – e questa, secondo le considerazioni di Just Eat, potrebbe essere la ragione principale per la quale siamo sempre più propensi a richiedere servizi di ristorazione a domicilio – stiamo sviluppando un nuovo tipo di socialità, con il desiderio sempre maggiore di condividere spazi privati senza necessariamente uscire di casa per la necessità di creare situazioni più intime con amici e parenti ed anche per esigenze legate alla mancanza di tempo tipica della nostra vita di tutti i giorni.

Insomma, una passione per il cibo che sembra accomunarci comunque, anche se non siamo noi a cucinare e il pasto ci viene servito di tutto punto a domicilio.
L’imperativo, però, per gli italiani, resta comunque quello di mangiare bene.

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