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Gli italiani vanno a cena fuori. E si affidano al web

Un’indagine commissionata a Doxa per avere un quadro della situazione ristorativa in Italia sulla base delle recensioni lasciate dai clienti sul web: questo l’apporto di Groupon, l’azienda leader nei gruppi d’acquisto, in occasione dell’evento “Chef Awards” che si è svolto a Milano lo scorso maggio e che ha visto la nomina dei vincitori degli oscar della ristorazione.

Un’indagine a cui hanno preso parte 2033 utenti della rete che abitualmente mangiano fuori casa e che ha evidenziato dati molto interessanti che fanno riflettere su diverse questioni, prima fra tutte l’importanza che ha attualmente il web sulle nostre scelte.

Innanzitutto, otto su dieci gli intervistati che hanno dichiarato di consumare un pasto fuori casa almeno una volta al mese, di cui più della metà almeno una volta a settimana, per una media di cinque volte al mese, con un picco più alto (più di sei volte al mese) fra chi ha tra i diciotto e i trentaquattro anni, con una spesa media che si aggira attorno ai ventuno euro a testa.

Tra chi ama di più mangiare fuori casa, toscani e siciliani, mentre lombardi e veneti sembrano essere i più restii a recarsi al ristorante.
Come poteva essere prevedibile, più uscite il venerdì e il sabato (ben l’82%), ma niente male il mercoledì, che come giorno infrasettimanale sembra essere molto apprezzato soprattutto dai giovani.

Dai dati raccolti, il piatto che continuiamo a preferire è la nostra sempre amata pizza, seguita dai piatti della tradizione mediterranea e la nostra cucina casalinga proposta dalle trattorie.
Seguono la cucina etnica (tra l’altro più amata da chi abita al nord) ed infine i locali che servono hamburger, street food e aperitivi (preferiti invece soprattutto da chi abita al sud).

Il motivo per cui scegliamo di consumare un piatto anziché un altro resta la qualità del cibo (77%), ma anche il prezzo e la pulizia del locale incidono notevolmente. Con il crescere dell’età, inoltre, sembra si preferisca un locale anziché un altro anche per l’atmosfera che vi si respira e la cortesia dello staff, mentre i più giovani privilegiano seguire i consigli di amici e parenti.

Una scelta, quella di mangiar fuori, che non viene fatta soltanto perché si vogliono gustare pietanze che altrimenti non si potrebbero o non si ha voglia di cucinare a casa (il 41% degli intervistati), ma dettata soprattutto dal desiderio di stare in compagnia e per non dover cucinare (ben il 66% degli intervistati) ed anche, nel 42% dei casi, per spezzare la routine e fare qualcosa di diverso.

I dati evidenziano inoltre che, benché il motivo principale che ci spinge a provare un nuovo ristorante sia il consiglio che ci viene fornito da chi, tra i nostri conoscenti, ne abbia già testato in precedenza la qualità (66% dei casi), una buona percentuale (ben il 58%, di cui il 60% uomini e il 57% donne) si affida alle recensioni degli utenti online, primi fra tutti i nostri connazionali toscani.

Non c’è che dire: il web risulta essere ormai determinante per quanto riguarda il settore della ristorazione, a partire da Groupon, il quale, essendo uno dei siti più utilizzati per cercare nuovi ristoranti a prezzi convenienti, qui gioca un ruolo da vero protagonista.

Il 69% di chi ha preso parte all’intervista (di cui l’80% degli appartenenti alla fascia d’età tra i diciotto e i ventiquattro anni) afferma di condividere la propria opinione su un dato ristorante tramite il passaparola o i social media, soprattutto se ne ha avuto un’esperienza positiva.

Di questo 69%, ben il 49% lascia una recensione in rete utilizzando le piattaforme dedicate al mondo della ristorazione, mentre il 29% ne parla attraverso Facebook, Twitter o WhatsApp.
Recensioni di cui in gran parte sembra ci si fidi (il 68% degli intervistati) o che comunque si ritengono importanti per fare la nostra scelta, e che sei su dieci comunque verificano per poi farsi un’idea diretta e personale sul locale scelto.

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