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Cinque località di mare che i turisti non visitano quando vanno in vacanza in Sardegna

Acqua cristallina, che accarezza tutte le sfumature dell’azzurro e del verde. Montagne che si trasformano in coste frastagliate a picco sul mare. Cieli che inseguono il sole nei tramonti rossi e immensi. La Sardegna è da sempre una terra che rievoca il fascino di panorami incontaminati e la bellezza di una natura rimasta intatta e quasi selvaggia. Con le sue zone sempre diverse, tra il silenzio dei paesini dell’entroterra e i fenicotteri che attraversano le nuvole danzando nell’aria. Tra il profumo del mirto e dell’elicriso, il sapore forte del pecorino e la salsedine che invade i pini e le strade. Tanta bellezza richiama ogni anno migliaia di turisti, che approdano sulle sue coste, attirati dagli scenari da cartolina. Scenari che sembrano portare i mari caraibici nella culla del Mediterraneo. La Costa Smeralda rappresenta più di tutte, nell’immaginario collettivo, il simbolo di una vacanza fatta di lusso, tra spiagge dalla sabbia bianca e il mare che richiama i colori luccicanti delle pietre preziose. La Sardegna, però, non è soltanto yatch e calici di champagne nella piazzetta di Porto Cervo o nelle discoteche alla moda della Gallura. La Sardegna è anche terra di spiagge sconosciute, di luoghi incantati ancora poco battuti. Di parchi fatti di sale e di acqua, dove una fauna particolare e caratteristica vive libera e al sicuro. Ecco perché oggi vogliamo portarvi alla scoperta di cinque località di mare che i turisti normalmente non conoscono e non visitano. Cinque località che vi faranno innamorare della Sardegna più vera e autentica.

Portoscuso

A meno di 100 chilometri dal capoluogo sardo e con poco più di cinquemila abitanti, Portoscuso è un piccolo gioiello sconosciuto alla maggior parte dei turisti. Si trova nel cuore del Sulcis, con le sue miniere di terre rosse. Il suo nome è stato spesso portato alla ribalta delle luci della cronaca, per essere stato sede di molte industrie dell’isola. In realtà, il paesino custodisce origini antiche, che arrivano sino alle dominazioni spagnole del XVIII secolo e scorrono in un racconto fatto di di pirati, di pescatori e di tonni. E’ qui, infatti, che l’attività di pesca dei tonni trova il suo fulcro e si riflette nelle torri, nella piazza e nel luogo dedicato alla tonnara. La sua spiaggia principale, quella di Portopaglietto, si trova di fronte all’Isola di San Pietro e alla sua Carloforte. I colori sono quelli tipici della Sardegna, con l’acqua fredda anche d’estate, limpida e tinteggiata di un verde smeraldo. Tutto intorno si trovano scogliere che ricordano quelle selvagge della Scozia, con il vento che sbatte forte sulle rocce e il sole che si fa gigante durante i tramonti, fino a nascondersi dietro l’orizzonte del mare.

Santa Maria Navarrese

Anche in questo caso è la storia della dominazione spagnola a guidarci nella splendida località di Santa Maria Navarrese. un piccolo paese di appena mille abitanti nel cuore dell’Ogliastra e di fronte al supramonte di Baunei. Un luogo dove trascorrere una vacanza lontano dalla mondanità e immersi nella natura, tra gli ulivi millenari e scenografiche terrazze sul mare. Santa Maria Navarrese, a dispetto di molte altre zone meno turistiche della Sardegna, gode della fama di un’ospitalità fatta di valori autentici e di servizi atti ad accogliere i turisti. Qui, infatti, oltre che godersi la tranquillità delle spiagge e del mare cristallino, si può costruire un soggiorno ricco di attività adrenaliniche e suggestive. Come ad esempio l’arrampicata nelle pareti rocciose o una passeggiata in quad alla scoperta del territorio. Ma anche approfittare del trekking organizzato nelle Grotta del Fico o in quella di Su Meraculu. Il diving poi sarà un’esperienza entusiasmante da vivere nei fondali più blu.

Tavolara

Una giornata all’insegna della natura, delle calette più magiche e sperdute, immersi in un paradiso a pochi passi dal mondo abitato. Ecco cosa si può trovare decidendo di trascorrere qualche ora a Tavolara, un’isola di soli 6 chilometri di superficie a pochi passi dalla movimentata Olbia e dalla scintillante Costa Smeralda. L’isola, scenario di leggende antiche e mitologiche, è un luogo dove l’essere umano è solo un ospite temporaneo ed è facile trovarsi faccia a faccia con la fauna locale. A parte le piccole insenature, disegnate dall’abile tocco di Madre Natura, sull’Isola è possibile cimentarsi con lo snorkelling alla ricerca dei delfini e delle altre creature che popolano il mare verde smeraldo. D’estate, dal 1991, si celebra il famoso Festival Cinematografico Una Notte in Italia, che ha visto la premiazione di diversi registi italiani. Insomma, Tavolara è una di quelle località che vale la pena visitare quando si viaggia in Sardegna: l’unico peccato è quello di non potercisi stabilire.

Bosa

Quaranta chilometri di spiagge e una costa con le scogliere che corrono verso il mare turchese e cristallino. Bosa è perfetta per chi desidera una vacanza tra natura e relax. La macchia mediterranea circonda tutta la zona ed è facile trovare calette riparate dal Maestrale, il tipico vento che soffia in Sardegna durante tutto l’anno. Bosa è uno dei gioielli della provincia di Oristano e vanta moltissime spiagge, che nei mesi estivi vengono prese d’assalto dagli abitanti della zona. Bosa, però, non è solo mare. E’ anche cultura e tradizione, legata ai mestieri più antichi, come la pesca e la concia delle pelli. Se trascorrete qualche giorno a Bosa non dimenticate di alzare gli occhi al cielo alla ricerca del grifone, animale simbolo di questa zona, e di sorseggiare qualche bicchiere di Malvasia, magari mentre assistete all’infuocare del tramonto sulle rocce basaltiche del litorale.

Scivu

Un tesoro nascosto nel litorale della Costa Verde. Scivu è una delle località più belle e intatte di tutta la Sardegna. Con una spiaggia lunga circa 3 chilometri, circondata da una macchia mediterranea fitta e profumata e i colori dell’acqua, che virano dall’azzurro al verde più intenso. Tutto intorno a Scivu si trova solo ed esclusivamente una natura ancora incontaminata, lontana dai circuiti turistici chiassosi e affollati. Il rumore è quello dei gabbiani che volano in alto e della sabbia che scricchiola sotto i piedi. Non c’è nient’altro a turbare la quiete di una zona priva di qualsiasi servizio superfluo e non necessario. E’ il tramonto il momento più spettacolare per vivere Scivu, con una scenografia che si tinge di rosso, di fronte al mare, che raramente da queste parti è calmo e piatto, ma anzi schiude l’energia della forza dell’acqua in un gioco di onde e mulinelli.

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