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La diffusione del food delivery in Italia

Torni a casa stanchissimo da una giornata in ufficio, hai fame, il frigo piange e non ti va di cucinare ma non hai neanche voglia di andare al ristorante perché ti pesa solo l’idea di uscire di nuovo. Un tempo la tua unica salvezza sarebbe stata una pizza da asporto chiamando la pizzeria più vicina ma oggi la situazione è molto cambiata e puoi avere subito a casa in poco tempo qualunque piatto ti venga in mente, dall’hamburger con patatine al sushi… Tutto questo è stato reso possibile dal boom del food delivery che pare davvero inarrestabile. Avrai senz’altro anche tu ordinato qualche volta un piatto al volo tramite una delle tante app, no? Una grandissima comodità!

I punti di forza delle startup del food delivery

Perché il food delivery ha così successo tanto che sono sempre di più gli italiani che tramite app prenotano e si fanno recapitare a casa il pranzo o la cena in un batter d’occhio? I vantaggi fondamentali sono la velocità, la semplicità nell’ordinare e nel ricevere il cibo, il risparmio di tempo ma anche economico spesso grazie a sconti e coupon, il pagamento semplice e immediato con Paypal o carta di credito, la possibilità di personalizzare gli ordini e provare sempre cibi nuovi. Fondamentale è anche la gratificazione istantanea data dall’avere subito quello che si vuole senza difficoltà tranne i tempi di attesa che si aggirano comunque di media entro i trenta minuti. Un po’ lo stesso meccanismo per cui facciamo shopping online e aspettiamo con impazienza che ci arrivi il pacco del corriere a casa. Ed ecco perché ormai preferiamo ordinare la pizza o i noodles a domicilio tramite app piuttosto che alzando il telefono.

Un vero boom negli ultimi anni

In Italia il food delivery ha oltrepassato il valore di 400 milioni di euro annuali e si affermano quasi ogni anno sempre nuovi competitor che si contendono il mercato a colpi di novità. Un mercato ormai consolidato grazie anche all’evoluzione digitale che ha reso più immediato e persino più divertente tutto il processo. Tra gli ultimi nati dopo il grande successo dell’ormai consolidato Just Eat (nato nel 2013 e attivo in 13 paesi del mondo con un fatturato di 50 milioni di euro all’anno solo in Italia) ci sono Foodora, Deliveroo, Moovenda, Glovo, Quomi e Foodracers, solo per citare i principali. Ognuna di queste app di food delivery ha cambiato il nostro modo di mangiare facendo leva su nuovi stili di vita tanto da coprire esigenze che riguardano non solo pizza e cibi semplici ma anche la fascia medio alta degli hamburger gourmet, delle prelibatezze esotiche, dei menù stellati, degli ingredienti bio e a chilometro zero e dello slow food. Per accontentare così tutti i palati e tutte le esigenze.

Le prospettive del digital take away

Le premesse sono senz’altro ottime per immaginare che il food delivery continui a diffondersi evolvendo il proprio servizio in modo da rispondere ai cambiamenti di abitudine delle persone. Anzi, molte piattaforme riescono spesso ad anticipare i propri clienti grazie al continuo ascolto delle community di appassionati di food e alla collaborazione con ristoranti e locali di qualità. Il digital take away piace e piace sempre di più, basta uno smartphone e in poche mosse qualunque cibo è pronto a svoltarti sia la rapida cena post ufficio che le serate speciali con gli amici o in famiglia. Nessuna crisi in vista insomma!

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