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È quando siamo felici che facciamo shopping. Parola di Zalando

Un panel di mille consumatori per un’indagine sullo shopping che Zalando, la piattaforma leader nel campo della moda per acquisti online di capi di abbigliamento, scarpe ed accessori, ha voluto recentemente condurre per analizzare le abitudini dei consumatori italiani e che ha fatto emergere dati molto interessanti ed anche curiosi.

Innanzitutto tra i dati raccolti è emerso che gran parte degli italiani considera ormai lo shopping online un’attività consueta, soprattutto da svolgersi in tutta tranquillità, ritagliandosi del tempo mentre si a casa.

Shopping da fare per se stessi ma anche per altre persone, e soprattutto per amici e parenti che hanno poca confidenza con l’e-commerce, oppure per regalare gift card da utilizzare su siti di abbigliamento e accessori.

Altri dati: il 76% degli italiani chiede consigli per i propri acquisti ad amici e parenti; 6 su 10 – e soprattutto giovani – si sentono in colpa almeno qualche volta se debbono restituire un articolo, mentre quasi la metà tiene un prodotto anche se preferirebbe restituirlo (mancanza di voglia oppure di tempo); il canale dal quale oggi si trae maggiore ispirazione per lo shopping non è più la televisione bensì il web; il 73% si fa tentare quasi sempre dagli sconti (e anzi il 14% proprio non resiste: molti sarebbero propensi anche a svegliarsi in piena notte o modificherebbero un impegno per approfittare di un sconto vantaggioso) e più della metà ha scaricato da due a cinque app dedicate allo shopping sul proprio smartphone (tanto per fare un esempio: quasi il 70% degli accessi di utenti italiani a Zalando viene effettuato proprio da dispositivi mobili, quando la percentuale negli altri paesi europei è minore).

Infine – dato davvero curioso – ben il 54% dei consumatori nostri connazionali è più propenso a fare acquisti quando è di buon umore o ha voglia di novità.
Solo l’8% degli intervistati afferma infatti di dedicarsi allo shopping per consolarsi quando è giù di morale, mentre il 35% acquista soltanto quando è necessario, senza sentirsi influenzato dal proprio umore.

Un dato, questo, abbastanza particolare, visto che ormai sembrava scientificamente accertato che dedicarsi allo shopping – senza arrivare agli estremi della compulsione, ovviamente – sembrava essere utile come consolazione in una giornata o in un periodo difficile rendendoci di umore migliore.

Vari studi, infatti, avevano evidenziato che chi fa acquisti è tre volte più felice di chi dà solo un’occhiata alle vetrine, in quanto acquistare aiuta a ristabilire il controllo sull’ambiente circostante, riduce la tristezza, gratifica e fa crescere il senso di serenità e soddisfazione.

Shopping come forma di auto-terapia, insomma, che però – stranamente – dai dati raccolti da Zalando non sembra adattarsi ai consumatori italiani.
Un mito da sfatare, dunque, quello del potere terapeutico dello shopping? Oppure una “regola” che non si confà agli italiani?

Inoltre, diversa abitudine per i nostri acquisti online rispetto a quella di altri consumatori europei anche per quanto riguarda i tempi per prendere la decisione se acquistare o meno un prodotto: tra gli acquirenti che finalizzano l’acquisto in pochi minuti, il 30% sono uomini, contro il 24% delle donne, mentre buona parte ha bisogno di pensarci almeno un giorno.

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