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Negli Stati Uniti il food delivery lo fa Groupon. Qualche considerazione sulla partnership con Grubhub

Se una delle piattaforme di consegna di cibo a domicilio più grande degli Stati Uniti fa un accordo con una delle piattaforme di coupon più importanti del mondo il successo è un’eventualità molto probabile, se non certa. Così è accaduto fra Grubhub – la compagnia di food delivery con sede a Chicago e oltre 55 mila ristoranti sparsi in più di mille città americane – e Groupon, che fornisce coupon sconto su moltissimi prodotti ed esperienze e si occupa da qualche tempo anche di cibo a domicilio con Groupon To Go (che è stato lanciato nell’ottobre 2016 a Chicago, Denver e St. Louis). L’accordo è stato appena fatto ma le premesse sembrano essere niente male.

I termini dell’accordo tra Grubhub e Groupon

Il 31 luglio Groupon e Grubhub hanno annunciato la loro unione commerciale. Una partnership strategica che consentirà di estendere il food delivery a tutti gli utenti di Groupon negli Stati Uniti. L’accordo commerciale tra le due piattaforme permette agli utenti di Groupon di ordinare cibo a domicilio attraverso la piattaforma di coupon scegliendo tra gli oltre 55.000 ristornati partner di Grubhub (che fornirà quindi i servizi di ristorazione e consegna) e potendo in questo modo anche utilizzare i tipici sconti di Groupon per l’acquisto di cibo.

Il vantaggio primario per Grubhub è chiaramente nell’accesso al bacino di utenti di Groupon. Almeno sulla carta, una vittoria per i consumatori che possono risparmiare notevolmente sull’acquisto di cibo a domicilio e per i ristoranti che vedono così aumentare la loro clientela. Le condizioni dell’accordo non sono state divulgate nello specifico ma si sa che Grubhub acquisirà così da Groupon alcune attività in 27 mercati di distribuzione di prodotti alimentari della società e potrà potenziare anche l’ordinazione e la consegna del cibo per i mercati Groupon To Go della società.

Grubhub+Groupon: un matrimonio vantaggioso?

Una mossa avventata o una buona idea? Grazie all’accordo Grubhub potrà usufruire della base clienti di Groupon che è pari a 31,6 milioni e Groupon potrà invece contare sull’accesso ai 55.000 ristoranti e ai 1.100 mercati di Grubhub. Uno scambio di favori che sembra essere paritario per entrambi, un “vinci tu-vinco io” che non scontenta nessuno perché le due società saranno partner nel servizio di food delivery e si agevoleranno entrambe. Grubhub potrà ordinare e consegnare per Groupon To Go e servire i mercati di OrderUp, un servizio di consegna focalizzato sui centri universitari che Groupon ha acquisito nel 2015.

In base all’accordo, Groupon potrà consentire ai suoi utenti di ordinare la consegna di cibi e bevande da parte di 55.000 ristoranti partner di Grubhub tramite la piattaforma Groupon e di applicare i codici Groupon ai propri ordini. Grubhub è in vena di partnership perché ha di recente fatto accordi anche con Tripadvisor che ha aggiunto i ristoranti della piattaforma ai suggerimenti per completare la vacanza in tutte le città coperte dal servizio: cliccando su “ordina online” si viene reindirizzati al sito di Grubhub. Saranno unioni fortunate? È troppo presto per dirlo ma su carta sembra una partnership con ottime possibilità di successo.

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