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Cosa resta di Gerrit Rietveld. Il Neoplasticismo De Stijl nell’arredamento di interni

Rietveld

Parte dall’artigianato il lavoro che l’architetto Gerrit Thomas Rietveld ha poi sviluppato nell’arco della sua importante carriera con la realizzazione sia di edifici sia di elementi di arredo divenuti vere e proprie icone del design internazionale, prodotti ancora oggi, in esclusiva mondiale, dalla ditta italiana Cassina.

Ispirato dalle composizioni e dai colori utilizzati nella sua ricerca artistica da Mondrian, suo connazionale, Rietveld ha saputo rendere nelle sue realizzazioni di design industriale le forme essenziali e geometriche proposte dal De Stijl, il movimento nato all’inizio del Novecento a seguito del cubismo, noto anche come Neoplasticismo, che si era costruito in Olanda attorno all’omonima rivista fondata da Theo van Doesburg e alla quale Mondrian aveva dato un importante contributo.

Creazioni, quelle di Rietveld, in cui i mezzi espressivi sono principalmente quelli teorizzati dall’astrattismo geometrico, ovvero la linea e l’uso dei colori primari, seguendo i quali ha dato vita ad elementi di arredo di indubbio valore artistico, come ad esempio la celebre Red and Blue Chair, risalente nel suo primo prototipo al 1917 (considerata uno dei simboli del movimento De Stijl e che fa parte della collezione permanente del MoMA di New York), la sedia Zig Zag, che ancora oggi gode di notevole successo, e il ben noto tavolino Schroeder 1.

Sempre seguendo i principi del De Stijl, anche le sue eleganti opere di architettura, quali Casa Rietveld Schröder a Utrecht (opera pionieristica per il 1924, nel 2000 inserita tra i patrimoni dell’umanità dell’Unesco), le “Row Houses”, sempre a Utrecht, realizzate tra il 1931 e il 1934, e molti altri importanti interventi, fino ad arrivare all’ala principale del museo Van Gogh di Amsterdam, progettata da Rietveld nel 1955, completata dopo la sua morte ed inaugurata nel 1973.
Insomma, forme e colori dai giochi geometrici essenziali e nello stesso tempo sorprendenti che lo caratterizzano come uno dei precursori del design moderno.

Punto di riferimento per molti creativi, Rietveld ha avuto una grande influenza nella storia del Modernismo, lasciando una grande eredità culturale che ha ispirato sia l’architettura sia il design contemporaneo, dai lavori di Alessandro Mendini a quelli di Ettore Sottsass e del giovane design tedesco Maarten Baas.

Esempio ne è il marchio olandese Mal, il quale, ripensando alle icone del passato, ha proposto la MalClapchair, una sedia a sdraio ispirata proprio alla Red Blue Chair di Rietveld e prodotta in un numero limitato di esemplari.

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