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Porta Portese. Lo shopping economico che è diventato un mito a Roma

A Roma ci sono tantissimi mercatini di quartiere di vario genere dove andare a fare shopping di abbigliamento o di oggetti e arredo per la casa, gironzolando qua e là e scovando pezzi interessanti a prezzo contenuto. Ma il posto in cui trovare di tutto e di più – nel vero senso della parola – è lo storico mercato di Porta Portese. Un’istituzione nella città, celebrata anche da scrittori, poeti e autori moderni come Claudio Baglioni che nel 1972 gli ha dedicato una canzone dal titolo omonimo in cui descrive alla perfezione l’atmosfera di questo folkloristico mercato romano. La domenica mattina, almeno una volta ogni tanto, una colazione lenta e poi un giro a Porta Portese per curiosare tra i banchi è d’obbligo per vivere a pieno la città e tornare a casa con qualche interessante pezzo d’occasione a pochi euro.

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Quando nasce la tradizione di Porta Portese?

Lo storico mercato romano ha iniziato la sua tradizione nel secondo dopoguerra per sostituire la Borsa nera che si trovava a Campo de’ Fiori. Nel 1945 quindi è a Porta Portese, nella zona nord della città oltre Trastevere, che i romani doc vanno per vendere, comprare e barattare qualunque tipo di oggetto di cui abbiano bisogno in un momento di crisi ma anche di rinascita. Qui le persone si incontrano, chiacchierano, si creano racconti ma anche legami di amicizia e amore, oltre a qualche inevitabile truffa. Una sorta di enorme piazza dove fare affari e costruire relazioni. Un luogo che è cambiato naturalmente nel tempo ma ha mantenuto la vivacità e naturalezza di una volta diventando poi negli anni il principale mercato delle pulci di Roma.

Cosa puoi trovare a Porta Portese?

Se hai la passione per il vintage, il talento per scovare pezzi forti tra i tantissimi a disposizione tra i banchi e la bravura di contrattare per ottenere il prezzo più basso, Porta Portese è il posto che fa per te e per il tuo shopping economico. Qui si può curiosare, guardare e toccare tra bancarelle di libri antichi, antiquariato, dischi in vinile, mobili d’epoca, vestiti di seconda mano in ottimo stato ma anche abbigliamento “taroccato”, giocattoli, cartoline, quadri d’epoca e tantissimo altro. Puoi inoltre trovare anche bigiotteria in argento indiano, oggettistica in stile africano, borse e vestiti etnici. Porta Portese infatti, un tempo mercato popolato solo da romani da generazioni, è diventato un mercato multietnico in cui immergersi in una realtà fatta di colori, culture e stili diversi. Un luogo forse un po’ meno tipico ma più al passo con i cambiamenti e sempre caratterizzato dalle chiacchiere degli ambulanti che con la loro simpatia cercano di attrarti da loro. Non è un mercato alimentare dove gustare specialità regionali ma puoi comunque trovarci cibi per fare uno snack di pausa dallo shopping come ciambelle, noccioline, pistacchi e taralli.

Evoluzione del mercato: giornale, sito web e social

Ma Porta Portese non è solo mercato delle pulci dove andare la domenica a Roma ma una realtà in continua evoluzione. Nel 1978 infatti fu creato anche un settimanale in cui venivano pubblicati annunci gratuiti per vendere e comprare qualunque cosa: auto, moto, biciclette, oggetti, animali da compagnia ma anche case e lavoro. I tempi però sono cambiati anche per i giornali cartacei e così nel 2003 è nato un sito web dove poter fare compra-vendita di qualunque cosa con un contatto più veloce rispetto a un semplice numero di telefono e ricerche più rapide. Oltre al sito sono nati anche un blog ricco di notizie, una pagina Facebook e un profilo Twitter aggiornatissimi. Niente batte però il fascino di una passeggiata di shopping domenicale tra le bancarelle con le voci e i colori tipici di un mercatino delle pulci dalla lunga storia.

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