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Gli smartphone pieghevoli: una realtà vicina

Tra le grandi invenzioni degli ultimi decenni, una di quelle che ha stravolto maggiormente le nostre vite è senza ombra di dubbio lo smartphone. Il nostro modo di interagire e comunicare è mutato considerevolmente e in brevissimo tempo con questa tipologia di dispositivo, al punto che i marchi più importanti di telefoni non hanno mai smesso di continuare a sviluppare nel corso degli anni telefoni intelligenti sempre più complessi e all’avanguardia. A una sempre più profonda dipendenza dalla tecnologia da parte della clientela si accompagna così un mercato in continuo movimento, all’interno del quale la sperimentazione assume il ruolo di arma fondamentale per sopravvivere nel settore e rimanere nella gamma top.

Apple, Samsung, LG, Huawei e gli altri grandi nomi del settore sfornano a distanza di pochi mesi modelli con nuovi accorgimenti e grandi tecnologie. Abbiamo visto smartphone muniti di fotocamere ad altissima risoluzione e dispositivi con lettore per impronte digitali, passando dalle versioni con display super sottili a quelle con schermi senza bordi e dagli angoli arrotondati. Le compagnie si rincorrono l’una l’altra per rimanere al passo con i tempi e con le innovazioni lanciate dai competitor del settore e spesso propongono modelli dalle caratteristiche molto simili tra loro. Non è un caso quindi che la novità del momento, ossia il lancio sul mercato di uno smartphone pieghevole, veda ad oggi più di un protagonista.

Bisogna premettere che quando si parla di smartphone pieghevoli al giorno d’oggi si possono intendere device con caratteristiche diverse. Non si intende un dispositivo con display curvo o piegato come quello del Samsung S6 e nemmeno un doppio schermo, bensì un display flessibile che offre un’esperienza visiva di dimensione raddoppiata rispetto alla quella di uno schermo singolo. La battaglia del momento quindi esclude tutti quei device che non presentano un display con queste caratteristiche, come il tanto chiacchierato Axon M del marchio ZTE. In questo caso infatti è lo smartphone ad essere pieghevole, non lo schermo. Una cerniera divide due display da 5,2″, che possono essere usati per estendere lo schermo principale sul secondo display (fruizione in modalità tablet) oppure per aprire contemporaneamente più app e visionarne simultaneamente i contenuti. Tuttavia in questo caso non si può parlare di flessibilità, in quanto l’utente non avrebbe uno schermo unico pieghevole a propria disposizione, ma due distinti nettamente divisi da una cerniera ben visibile.

Gli esempi attesi di device con display realmente pieghevole sono invece quelli di Samsung, Apple e Huawei.
Per quanto riguarda l’azienda sudcoreana, il Galaxy X o Note 9 (questi i nomi in cantiere secondo le voci del momento) verrà messo in vendita a cavallo tra il 2017 e il 2018. Un prototipo di schermo piatto flessibile era già pronto dal 2011 e ora finalmente può essere messo sul mercato. Tuttavia non è certo che nei prossimi mesi verrà effettivamente lanciato il device, in quanto la domanda di smartphone con schermo curvo è ancora piuttosto alta e potrebbe non essere necessario il lancio dei dispositivi AMOLED fino al 2019.
Anche Apple si sta preparando per questo mercato con un nuovo prodotto dal display flessibile, ma ha scelto di affidarsi a LG Display per dare vita a uno smartphone competitivo e di alta qualità.
Huawei dal canto suo non si lascia sorpassare. Si chiama Mate 10 Pro il tanto atteso smartphone in arrivo a breve sul mercato, anche se il colosso cinese ha ammesso di star riscontrando problemi con il doppio display.

Ad oggi tutti i più grandi appassionati di smartphone stanno aspettando con trepidazione il lancio dei primi device. L’attesa è quasi terminata e finalmente sapremo fino a dove si può spingere la tecnologia di consumo e in che modo gli smartphone dallo schermo pieghevole potranno migliorare e mutare ulteriormente il nostro modo di vivere.

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