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E se Amazon iniziasse a vendere farmaci?

Indiscrezioni di qualche tempo fa della CNBC, il canale televisivo americano riconosciuto come leader nella diffusione di notizie economiche internazionali in tempo reale, in seguito segnalate anche da diverse altre fonti: sembra che Amazon stia valutando da diversi anni se entrare o meno nel ricco mercato dei farmaci e che ultimamente abbia iniziato a prendere in seria considerazione questa possibilità.

Una notizia che mette in allarme chi lavora nel settore.
Una strategia che deve ancora essere messa a punto, ma per la quale – sempre secondo quanto trapela da chi segue le mosse del mercato online – il grande colosso mondiale di vendita sul web ha iniziato a provvedere assumendo personale ed esperti qualificati in materia sanitaria.

Da qualche tempo, infatti, Amazon ha cominciato a prendere dimestichezza con il mercato della salute iniziando a vendere online strumentazioni e macchinari medici negli Stati Uniti, mentre sul suo sito giapponese il servizio “Prime Now” è stato esteso anche a medicinali e cosmetici e già appare la categoria “prodotti farmaceutici” per vendite effettuate previa approvazione di un farmacista.

Nessun commento per il momento da parte di Amazon, per il quale, comunque, quello dei farmaci rappresenterebbe un mercato altamente redditizio (la stima difatti è tra i venticinque e i cinquanta miliardi di dollari) e che porterebbe molti consumatori a servirsi delle sue rapide ed economiche prestazioni online anche per acquistare prodotti farmaceutici.

Lo scoglio più grosso da affrontare per entrare nel mercato farmaceutico è quello delle disposizioni di legge, diverse e complesse per ogni Paese, soprattutto in Europa.
In Italia, ad esempio, moltissime le restrizioni: il mercato farmaceutico è infatti vincolato da leggi precise e regolamentato in modo molto specifico per quanto riguarda farmacie e parafarmacie e per la vendita a distanza di farmaci etici, ossia farmaci soggetti a prescrizione medica.

Ciò che sembra più probabile è che Amazon, nel tempo, che possa sviluppare partnership strategiche che riescano a permetterle di introdursi nel settore e farsi strada nelle aree di assistenza sanitaria, e tra queste, appunto, la distribuzione dei farmaci.
Di certo è che questo settore è uno di quelli che ha più risentito della difficile situazione economica che le famiglie debbono da tempo affrontare: un calo infatti sia per quanto riguarda i farmaci da banco sia per quelli con prescrizione.

Insomma, un ambito di vendita che potrebbe davvero far gola a un grande supermercato online, in cui Amazon ha comunque già messo piede da qualche anno con la distribuzione di molti prodotti extrafarmaco quali make-up, cura dei capelli e della pelle, igiene orale, intima, del bambino e del neonato.

Un ingresso che già lasciava presupporre che l’intenzione di Amazon fosse quella di entrare pian piano, quasi di soppiatto, in un mercato così appetibile e in cui, insomma, adesso sembra voglia davvero prepararsi ad entrare, anche se – almeno per quanto riguarda l’Italia – la strada che dovrà fare sarà di certo lunga e difficoltosa.

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