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Una breve guida al commercio elettronico

Per commercio elettronico si intendono, per definizione, tutte le azioni commerciali e le transazioni che avvengono tramite via elettronica. “E-commerce” è un termine alternativo che ne racchiude totalmente il significato, ma con cui spesso si definisce erroneamente qualsiasi tipo di attività commerciale online. Nella realtà dei fatti è possibile fare acquisti in rete su piattaforme e siti di diversa natura. Esistono infatti diverse tipologie di “e-commerce” che si differenziano gli uni dagli altri per la modalità di presentazione e di vendita di beni e servizi alla loro clientela.

Una delle più comuni forme di negozio online è il marketplace. Si tratta di un sito web all’interno del quale vengono venduti articoli di altri commercianti e store. Consiste in un vero e proprio centro commerciale online che si propone come piattaforma di scambio tra aziende e clienti (meno frequentemente tra utenti oppure tra attività commerciali). I marketplace possono occuparsi della vendita di beni e oggetti fisici, ma anche di servizi come accade per la prenotazione di viaggi su siti quali eDreams e Booking.com. Bisogna distinguere tra i marketplace definiti orizzontali, quali Amazon, eBay e Ali Express, la cui offerta contiene articoli di diverse categorie merceologiche e un incredibile numero di brand e altri shop online che propongono i loro prodotti all’interno, e quelli verticali, che invece sono per lo più specializzati in una particolare tipologia di prodotto.

Zalando per esempio è un modello di successo di marketplace verticale focalizzato sulla moda, ma ne esistono anche di diverso genere, incentrati su articoli di cosmetica, sport o elettronica, per citare alcuni settori.

Quando si parla di e-commerce si intende invece uno shop online monomarca oppure uno store che propone merce di un numero limitato di marchi. Rientrano in questa categoria tutti i negozi online ufficiali: Nike Store, Limoni, Disney Store, La Feltrinelli sono solamente alcuni esempi. Si può pensare all’e-commerce come a una versione digitale di un negozio fisico, completo di vetrina con prodotti esposti al pubblico, offerte dedicate, magazzino rifornito e servizio clienti specializzato.

Chi fa shopping in un sito di questo tipo ha interesse ad acquistare un determinato articolo o un prodotto appartenente a una definita categoria merceologica, oltre che a un brand specifico. Mentre il marketplace offre un ampia gamma di articoli di brand e shop diversi, l’e-commerce rappresenta il rivenditore ufficiale e autentico a cui un cliente si affida per acquistare un prodotto in particolare o per sfogliare le proposte di un brand a cui è interessato per stile e prezzo. Anche in questo caso non esistono esclusivamente delle realtà specializzate nella vendita di beni: numerosi e-commerce sono incentrati sui servizi e sulla sottoscrizione di contratti vari. Ne sono un esempio i siti delle compagnie delle polizze assicurative o dei fornitori di gas e luce, i quali utilizzano il loro e-commerce per somministrare i loro prodotti tramite la stipula di contratti online.

Anche nel commercio elettronico esiste la compravendita di beni. Chi non ha mai sentito parlare di Subito.it o delle aste di eBay? In questi siti web gli attori in gioco non sono le aziende, bensì gli utenti stessi. Qui i cybernauti possono mettere in vendita e comprare prodotti e beni di ogni genere come case, auto, oggetti e articoli di elettronica. Questo genere di shop online si basa sul concetto di scambio e sulla possibilità di far rivivere ancora oggetti nuovi e usati. Tramite un lavoro di intermediazione e di moderazione vengono gestiti migliaia di annunci che poi gli utenti possono scorrere e visionare comodamente dal proprio dispositivo elettronico.

Queste sono solamente le principali categorie in cui è possibile suddividere le realtà in campo nel commercio elettronico. Il mondo del web è infatti ricco di attività commerciali diverse e innovative in grado di offrire esperienze di acquisto nuove e dinamiche.

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