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Amazon Prime Air. Dovremo abituarci alle consegne a casa via drone?

Uno dei punti di forza che caratterizza un buon sito e-commerce: le consegne veloci.
E tra le più veloci, quelle tramite droni, come prevedere di fare Amazon in un prossimo futuro con il suo servizio Amazon Prime Air.

Già. Perché chi decide di affidarsi al web per i propri acquisti, vorrebbe avere il prima possibile a disposizione la merce che ha ordinato, senza dover aspettare troppo a lungo prima di poterne usufruire. Per assottigliare sempre più le differenze tra acquisti in negozi fisici e in quelli online, uno dei punti su cui l’e-commerce deve lavorare è proprio questo: garantire ai clienti consegne sempre più rapide.

A cercare soluzioni per far avvicinare allo shopping online un numero sempre maggiore di consumatori sono di solito le realtà più grandi, le quali, avendo la possibilità di investire nella ricerca tecnologica ed anche accedere con maggiore facilità ad accordi particolari, possono impegnarsi a trovare strategie innovative che, soddisfacendo la clientela, potranno soddisfare anche i loro introiti.

È questo il caso di Amazon, sempre attenta alle potenzialità delle nuove tecnologie da poter utilizzare per i suoi servizi, che ha trovato nell’utilizzo dei droni un mezzo che sembra potrà aiutarla a ridurre davvero di molto i costi delle consegne e che – come dicono i dirigenti stessi di Amazon – darà la garanzia ai clienti di ricevere i propri ordini in tempi probabilmente anche minori di quelli che impiegherebbero per raggiungere punti vendita fisici.

I droni: piccoli velivoli che, nati per un utilizzo militare, sono oggi entrati anche nell’utilizzo civile, soprattutto per riprendere immagini dall’alto, e che potremmo presto vedere in gran quantità nei nostri cieli impiegati in molte altre funzioni.

Un utilizzo, quello dei droni, che ha già fatto parlare parecchio di sé e per vari motivi, a partire dalla questione della privacy a quella dell’incolumità delle persone nel caso di voli a bassa quota o, al contrario, di voli a quote troppo elevate che potrebbero interferire con aerei e altri velivoli.

È dal 2013 che Amazon ha reso pubblico il suo interesse verso i droni per agevolare le sue consegne ed è da allora che, con continui studi e test (questi ultimi effettuati per lo più nel Regno Unito, dove il governo ha concesso alla grande piattaforma di Jeff Bezos di poter effettuare voli di prova), Amazon ha messo a punto droni sempre più perfezionati che, del tutto autonomi, sono ormai in grado di poter determinare con sempre maggiore sicurezza i percorsi più veloci per effettuare consegne in tempi brevissimi.

Un servizio, quello di Amazon Prime Air, su cui la grande azienda sta da tempo lavorando, facendo seguire gli studi effettuati negli Stati Uniti, in Regno Unito, Austria, Francia ed Israele ad alcuni video che tengono informati i consumatori sui progressi relativi al miglioramento della sicurezza e dell’affidabilità dei nuovi “camionisti” del cielo, i quali aspettano ora soltanto di avere l’approvazione per potersi librare sopra le nostre teste e consegnare merci senza infrangere le regolamentazioni di volo vigenti nei vari paesi.

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